19 giugno 2025

Fiori d’Arancio a Villa Borromeo: Il Sì da Favola di Anna e Federico

Due cuori e una promessa:

Il "Sì da Favola" 

di Anna e Federico

🎀 dedicato agli sposi



 

 
13 giugno 2025 - In una giornata che sembrava sospesa nel tempo, tra i profumi dolci dell’estate e la magia intramontabile di un luogo da sogno, Anna e Federico hanno pronunciato il loro "per sempre" nella chiesa SS.Giovanni Battista e Biagio, a Romanengo.
 
Anna, con un abito che sfiorava l’etereo, sembrava una principessa moderna, elegante e romantica, semplicemente fantastica! Accanto a lei, le damigelle, tutte vestite di color azzurro cielo, con abiti che brillavano come raso lucidato al sole, hanno incorniciato la scena con armonia, donando un tocco di dolce freschezza che sembrava danzare con la luce del pomeriggio. 
 
Federico impeccabile nel suo abito, emozionato e composto, ha atteso la sua sposa in chiesa tra sorrisi e sguardi complici  dei genitori Grazia e Fabio, del fratello Luca e della fidanzata Beatrice, degli amici e  dei parenti tutti, in un’atmosfera che sapeva di promesse mantenute e sogni condivisi. 
 

Non sono mancati momenti di canto con il coro (nella foto) e un bravissimo violinista che ha commosso tutti gli invitati, mentre i fiori — bianchi, gialli e naturalmente di colore blu — raccontavano di una felicità fiorita con pazienza e cura... 
 

Felicità immensa che è poi proseguita con i festeggiamenti nella splendida cornice di Villa Borromeo, a Cassano d’Adda. 
 
 
 
 
 
Villa Borromeo a Cassano d'Adda è una villa storica, un gioiello architettonico che risale al periodo 1720-1721. La villa infatti, venne eretta attorno al 1765 per volontà della famiglia dei marchesi D'Adda, i quali edificarono il primo nucleo del complesso, corrispondente al corpo centrale del quale ancora oggi si conserva la facciata rivolta a settentrione. Questo primo progetto (barocco-settecentesco) è stato attribuito a Francesco Croce, architetto all'epoca tra i più noti nella realtà milanese.


Sul finire dell'Ottocento, la villa passò ai Borromeo in eredità e fino alla seconda guerra mondiale è stata utilizzata per scopo di villeggiatura. 
 

Un matrimonio che non è stato solo una cerimonia, ma un vero e proprio racconto incantato, dove ogni dettaglio sembrava uscito da una fiaba scritta con delicatezza, amore e tanta atmosfera.
 

La villa, con i suoi saloni affrescati e i giardini che sembrano sussurrare storie antiche, ha accolto gli sposi e gli invitati come in un sogno a occhi aperti. Ma sono stati gli sposi i veri protagonisti: radiosi, innamorati, autentici.
 
 


Il ricevimento, tra eleganza senza tempo e dettagli curati con amore, ha visto brindisi, lacrime di gioia, abbracci sinceri e risate che resteranno impresse nel cuore di tutti. Come è rimasto impresso il menù nuziale. La serata si è aperta con un ricco aperitivo a buffet tra i giardini storici, seguito da stuzzicanti portate (video) accompagnate da musica raffinata a ritmo di sax. 

L'atmosfera si è subito riempita di eleganza e calore, rendendo l'arrivo degli ospiti un momento speciale.
  

Come i sapori della tradizione che si sono fusi con tocchi gourmet, offrendo un’esperienza gastronomica stuzzicante. 
Tra le specialità: risotto Vialone nano, carota nera, squacquerone, raspadura del lodigiano e gocce di zafferano (foto). Paccheri di Gragnano, crema di pistacchi, gamberi imperiali e pesce spada. Filetto di maiale alle erbe,  piselli, patate batonettes al burro salato e tagliatelle di carote.
 

 Un banchetto da sogno, degno di un matrimonio da ricordare. 
 
 

Ma la vera magia è stato il loro amore: un amore che ha riempito ogni angolo della villa, ogni sguardo, ogni fotografia. Un amore che non ha bisogno di parole, perché si leggeva chiaramente negli occhi di entrambi. Forte, semplice, autentico.
 
 
E così, tra una villa che sembrava sussurrare benedizioni, il taglio della torta e un cielo azzurro come le damigelle, è nato un nuovo capitolo, quello di una famiglia, di un futuro insieme, scritto sotto il segno di una favola vera.   
 
 
Come anche la scelta di celebrare il loro amore con un gesto di grande valore: le bomboniere solidali della Fondazione Monzino, sostenendo la ricerca cardiovascolare, trasformando il loro giorno speciale in un aiuto concreto per chi ne ha bisogno. Un piccolo dono con un grande cuore. Un'idea originale e generosa, che unisce festa e solidarietà. Un modo speciale per rendere il matrimonio ancora più significativo. 
 

 
Auguri, Anna e Federico, che ogni giorno sia un nuovo inizio, meraviglioso come questo💙
 


 

Simona Ravasi, giornalista pubblicista, 

 iscritta all’ordine dei giornalisti, graphic designer, fotografa, presentatrice e moderatrice di eventi.

Lavora per il settimanale: L’Informatore vigevanese”.

Per passione si dedica alla ricerca di eventi e novità 

in ambito culturale.

https://occhi-agli-eventi.blogspot.com

https://www.informatorevigevanese.it/autore/simona-ravasi-80/

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Cell: 339-6388114 

 
 
 
 
 
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12 giugno 2025

Blu come il cielo: La "Big Bench” di Borgo Priolo, un nuovo punto panoramico nell’Oltrepò Pavese

La "Big Bench" di colore blu notte, immersa nel paesaggio vinicolo di Borgo Priolo

  💻 servizio a cura di Simona Ravasi



Borgo Priolo- Oggi vi porto ad un’altezza confortevole dove si respira aria frizzantina, immersi nella natura, tra vigneti, profumi, colori...e lei l'originale panchina gigante #301, di colore blu notte, in bella mostra su un'alta collina di proprietà dell’azienda Vitivinicola Fradè, nel cuore dell’Oltrepò Pavese. Una brezza gentile ci accoglie, portandoci in un abbraccio di quiete, freschezza e sapori. Perchè qui si sorseggia!
 

Raggiungere la Big Bench di Borgo Priolo è molto facile: procedete verso la località Boffenisio, deviando dalla strada provinciale 302 verso le colline. Non sarà difficile per voi individuare lo svincolo, vi basterà seguire le indicazioni dell’Azienda Vitivinicola. Percorrerete qualche curva fino a intravedere sulla vostra sinistra la Panchina Gigante spiccare su di una piccola altura.
Non è semplice trovare un parcheggio, ma se siete fortunati un posto lo trovate!
 

Le panchine giganti non sono solo punti di osservazione, ma veri e propri simboli di creatività, comunità e amore per la natura. Offrono un’oppurtunità unica per rallentare, riflettere e godere della bellezza del nostro paese da una prospettiva diversa. Come la mia!
 
 
Da questa posizione strategica si possono ammirare alcune bellezze del territorio: di fronte le immense distese della pianura Padana, dietro il Castello di Montalto Pavese, la chiesetta di Straghiglione e le colline di Borgo Priolo. A sinistra la Tenuta Ca' Boffenisio, azienda agricola e vinicola italiana, situata anche lei nel comune di Borgo Priolo, in provincia di Pavia. L'azienda è nota per la produzione di vini, con particolare attenzione al Pinot Nero e ai vini bianchi, come il Pavia IGT "Ghiaia di Monte.
 

A destra il monte Ceresino è una collina di 433 m s.l.m. sita nel comune di Calvignano sulle prime pendici collinari dell'Appennino ligure dell'Oltrepò Pavese.
Infine ai piedi della collina la Tenuta Cattabrega dell’azienda Fradè: Francesco e Federico Piaggi, sono i due “Fradé” dell'omonima azienda vitivinicola bio delle tenute Boffenisio e Cattabrega.
 

Il colore di questa panchina “Blu notte” è stato scelto per richiamare il colore della cornice delle etichette dei vini: “Fagòt”, bianco fermo prodotto con uve bianche, vinificato in acciaio, e “Bufnìs”, rosso fermo, ottenuto da uve Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet franc, affinato in barrique per almeno dodici mesi.
 

Il nome Fradè, che in dialetto oltrepassano significa “fratelli” è anche l’acronimo derivato dalle parti iniziali dei nomi propri Francesco e Federico (Dede) Piaggi, giovani agricoltori vignaioli.
 
Fai attenzione quando scendi dalla Big Bench: la seduta è alta e potresti cadere. Usate cautela!

"Siamo cresciuti tra i campi,  commentano i Fradè -  la prima volta che vedemmo Boffenisio fummo presi da una sensazione di calore e inebriati dai profumi. Poi il sogno si avverò, in questi luoghi di bellezza senza tregua”.
 
 
Video a cura di: Borgo Priolo Rick_drone
 

 
Ma la vera fortuna è trovare questo esemplare di ragnetto innocuo e simpatico:
 
 
Philaeus chrysops (Poda, 1761)

Questo bel Salticidae è il “ragno saltatore” più grande in Europa (5-13 mm). Lo si trova frequentemente su rocce, muretti, arbusti e sul terreno, intento ad esplorare il territorio e a cacciare. Sono ragni dalle abitudini diurne, muniti di un’ottima vista, che si possono incontrare anche nei giardini delle aree urbane o nei parchi pubblici. Può capitare che entrino accidentalmente nelle abitazioni. Come suggerisce il nome “saltatore” questi ragni sono in grado di compiere spettacolari balzi che sfruttano sia per muoversi tra la vegetazione ed il terreno sia per cacciare le loro prede con estrema precisione.
Il dimorfismo sessuale tra maschio e femmina è particolarmente marcato: le femmine presentano una colorazione generale grigio chiara con screziature marroni mentre i maschi hanno livrea molto vistosa caratterizzata da un prosoma nero e un addome rosso acceso. Questa colorazione accesa serve al maschio per attirare l’attenzione della femmina e non segnala invece la sua pericolosità. Sono infatti ragni del tutto innocui e facili da osservare. Tratto da:

https://www.aracnofilia.org/i-ragni-locali/i-ragni-dei-giardini/ 

A cura di Mattia Poso
 
 
 
 

 
   

Simona Ravasi, giornalista pubblicista, iscritta all’ordine dei giornalisti, graphic designer, fotografa, presentatrice e moderatrice di eventi.

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https://www.informatorevigevanese.it/autore/simona-ravasi-80/

https://www.simonaravasi.my.canva.site

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